© Uruseiyatsura.it 2025

dcfa4aef1b92f4a5a76b38199cc2e13caa27ee49

EPISODIO N°110

Fungo fungo delle mie brame

Nel liceo Tomobiki anche una semplice pausa pranzo tra amici si trasforma in qualcosa di travolgente. Infatti Ataru e tutti i suoi compagni di classe decidono di fare un mega pranzo insieme portando da casa (ciascuno di essi) delle cibarie per preparare un ottima zuppa. A modo suo si unisce alla compagnia l'onnipresente Sakurambo il quale offre dei funghi da tutti ritenuti dei porcini. E' passato molto tempo dall'ultima volta che quei 'poveri' ragazzi hanno mangiato dei porcini e la vista dei funghi li fa sciogliere letteralmente accettando così di far partecipare anche Sakurambo alla mangiata di classe (tutto questo dopo aver messo fuori combattimento il professor Onsen naturalmente). Ma quegli strani funghi una volta uniti alla zuppa cominciano ad esercitare uno strano effetto su tutti i liceali i quali cominciano a chiamarsi ad alta voce (numerandosi) ed a fare cose totalmente assurde, attirando su se stessi il compiacimento altrettanto assurdo di tutti i presenti anch'essi sotto l'effetto dei misteriosi vegetali. L'unica a rimanere sobria e Lamù e Sakurambo, il quale quest'ultimo intuendo il pericolo non mangia ciò che aveva portato.

Note :

prima puntata della serie italiana

SuperLamù

Curiosità sulla puntata

  • Nella puntata c'è un chiaro riferimento all'autunno nei dialoghi originali, una stagione molto bella per i giapponesi, specie per le cose da mangiare, un pò come per noi in Italia che abbiamo prelibatezze di qualità superiore rispetto al resto del mondo, come le castagne, i funghi prelibati di vari tipi, l'olio e il vino novello (per citarne alcune).
  • Nei dialoghi originali vediamo Onsen che nota quello che sembra un grossa carota bianca vicino allo zaino di Ataru e quando gli chiede cos'è Ataru risponde "un daikon". Detto anche ravanello giapponese è un tubero molto usato nella cucina nipponica sia cotto che crudo.
  • Sempre nei dialoghi originali Ataru dice che l'intento della classe, vista la stagione, è di preparare il nabemono, ossia una cottura simultanea di più cose nella stessa pentola. Cuocere più cose nella stessa "nabe" (pentola) è di uso comune in molti piatti tipici giapponesi come ad esempio l'oden, il sukiyaki o il chankonabe.
  • Sempre nell'adattamento italiano i funghi vengono chiamati porcini ma in realtà si tratta dei matsutake. Anch'essi sono funghi prelibati e molto costosi. Infatti quando gli studenti li vedono non credono ai loro occhi in quanto abbastanza rari da trovare. La media delle persone che riesce ad assaggiarli almeno una volta non è che sia così alta. Ovviamente parlo di quelli originali nipponici che crescono esclusivamente vicini ad una certa specie di pini. Ci sono matsutake economici che non sanno di niente, (come i porcini rumeni per fare un parallelo con noi) importanti dal Canada o dalla Cina.

© Uruseiyatsura.it 2025