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YUREI
Informazioni generali
Yurei è la parola giapponese usata per descrivere i fantasmi ed è formata dalla parola Yu (evanescente) e Rei (spirito o anima). In Giappone c'è la credenza che tutti gli esseri viventi hanno uno spirito o un’anima (Rei-kon). Quando la vita giunge al termine il Rei-kon lascia il corpo in attesa del funerale, per poi riunirsi nell'aldilà con gli spiriti dei propri antenati. Se il rito funebre viene svolto correttamente, lo spirito del defunto diventa un protettore della famiglia a cui torna a far visita ogni anno ad agosto durante la festa dell’Obon, giorno in cui i famigliari ringraziano e pregano per i loro defunti e dove si crede che questi facciano ritorno nelle loro case. Gli yurei quindi sono le anime dei defunti trattenute nel mondo terreno per qualche motivo, incapaci di passare oltre e raggiungere l’aldilà. Questa particolare condizione può avvenire per una morte violenta, una vita piena di rimorsi, suicidio con motivazioni di odio o rancore verso qualcuno, un forte desiderio non realizzato o per la mancanza di un funerale. Ma come appaiono questi fantasmi ? Inizialmente gli yurei erano rappresentati come normali persone vive senza differenze sostanziali a livelli visivo, finché nel periodo Edo con lo sviluppo della letteratura, pittura e teatro, questi iniziarono a essere descritti e raffigurati con precise caratteristiche che hanno continuato ad evolversi fino ai giorni nostri. La figura storica dello yurei degli ultimi due secoli è data ad Oiwa, personaggio di una celebre opera teatrale, la Tokaido Yotsuya Kaidan rappresentata la prima volta nel 1825. Il marito di Oiwa tenta di avvelenarla ma senza riuscirci per la bassa dose di veleno. Dopo aver fallito il marito la sfigura comunque in modo mostruoso, sciogliendole il viso al punto da farle cadere un occhio sulla guancia e perdendo gran parte dei capelli. Quando Oiwa scopre cosa il marito ha fatto, tenta di scappare dalla stanza ma accidentalmente si taglia la gola con una spada. Durante la morte maledice il marito e tutti coloro che lo hanno aiutato a compiere quell’orribile atto. Il fantasma di Oiwa perseguiterà il marito e i suoi complici calmandosi solo dopo che avrà ucciso tutti quelli in qualche modo responsabili della propria morte.
Curiosità
Yurei nel cinema
Questi esseri soprannaturali sono stati resi celebri in tutto il mondo non solo dai manga ed anime ma anche da famosi film americani di successo, tratti dalle versioni originali nipponiche e incentrati sulle terrificanti figure di alcune tipologie di Yurei. Tra essi vi ricordo i miei preferiti e a mio avviso anche i migliori del genere :
The Ring (la trilogia)
The Grudge (la trilogia)
Shutter - Ombre dal passato
Jukai – La Foresta dei suicidi
Tipologie di Yurei
Esistono diverse tipologie di fantasmi ed ognuna con caratteristiche precise date per lo più dalla loro genesi:
Jibakurei
Sono gli spettri delle persone morte suicide e con forti rimpianti che generalmente infestano un luogo. Il principale luogo dove si può percepire la loro presenza è Aokigahara, la così detta foresta dei suicidi. Purtroppo in Giappone ci contano circa 30.000 suicidi ogni anno e questo porta ad aumentare di molto questa tipologia di spiriti.
Ikiryo
Sono spiriti di anime viventi che si allontanano dal corpo per perseguitare una persona verso la quale provano un forte desiderio di vendetta e odio ma al contrario possono anche non essere vendicativi e stare accanto ai propri cari quando la morte è loro vicina. Di conseguenza possono essere sia vendicativi che benevoli in base alle situazioni.
Gaki
Di origine buddhista sono fantasmi di persone morte nella pratica ossessiva dei propri vizi. Hanno un aspetto ripugnante caratterizzato da una piccola testa e bocca e un grande ventre. Sono condannati eternamente all’insaziabilità di particolari oggetti insieme all'energia vitale delle persone. Vagano sulla terra, tormentando i malcapitati che gli capitano a tiro.
Funayurei
Sono gli spiriti dei morti in mare e se si avvicinano ad un'imbarcazione la fanno affondare. Le leggende narrano che siano gli stessi vivi a provocare, inconsapevolmente, la propria morte, offrendo allo spirito un mestolo con cui esso riversa l’acqua del mare sull’imbarcazione.
Onryo
Sono spiriti vendicativi e sono i più pericolosi tra gli yurei, che tornano a perseguitare chi li ha maltrattati in vita. Prevalentemente hanno un aspetto femminile, lunghi capelli neri con un volto pallido e indossano il kimono bianco usato nelle funzioni funebre.
Ubume
Spiriti di madri morte nel dare alla luce un figlio. Desiderano solo incontrare i propri figli e l’amore che nutrono verso loro le spinge a rimanere nel nostro mondo per stargli accanto. Sono assolutamente innocui.
Goryo
Sono fantasmi vendicativi appartenuti all’aristocrazia, morti per intrighi di palazzo o traditi dai loro servitori che tornano a esigere vendetta. Secondo le leggende, questi fantasmi sono talmente potenti da essere in grado di scatenare a loro piacimento fenomeni atmosferici, colpendo le colture, causare terremoti e incendi. L’unico modo per scacciarli è l’intervento di un monaco o sacerdorte in grado di compiere l'esorcismo.
Zashiki Warashi
Sono fantasmi dei bambini morti che generalmente si divertono a fare dispetti ma non sono pericolosi, anzi vengono considerati molto positivamente. Riuscire ad attirarli nella propria dimora può portare fortuna e prosperità.
Hyoirei
Spirito che si impossessa del corpo di un vivente come da più classica delle possessioni demoniache della nostra religione. Anche questo ha bisogno di un'esorcismo per essere allontanato.
Personaggio ispirato in Urusei Yatsura
In Urusei Yatsura compaiono molti yurei, tra i quali il gatto Kotatsu, Otama, Kotori, Nozomi, Nagisa e suo padre, ecc....
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