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EPISODIO N°118

La fiaba del tempo che fù

Per tenere buono Ten ed avere così modo di festeggiare, Ataru e Lamù affidano  il bambino a Sakurambo che si offre di guardarlo in cambio di un buon pasto naturalmente. E così inizia a raccontare una storia per far passare il tempo a Ten ma restano ad ascoltare anche i due ragazzi. La storia di questa puntata è la rivisitazione di vecchie leggende giapponesi intrecciate con favole nostrane e con i protagonisti della storia che naturalmente avevano i volti dei nostri amici. Così ecco che Ten diventa “Mezza Pesca” (parodia di Momotaro e Pollicino) e dovrà andare incontro al suo destino lasciando i vecchietti che lo avevano allevato (Ataru e Lamù) per salvare poi una bellissima principessa (sempre Lamù) insidiata da un mostro feroce (Rei trasformato in bestia aliena). Dopo tanta fatica e combattimenti, Mezza Pesca riuscirà a salvare la principessa dal mostro, ma non dal suo padre adottivo (Ataru vecchio) che era diventato giovane per via di una pozione magica ma che stava ritornando vecchio proprio durante l’inseguimento della principessa (Lamù giovane). Alla fine della storia una brutta sorpresa aspetta però Sakurambo. Oltre a Ten, anche Ataru e Lamù si erano addormentati ascoltando la storia, così salterà anche la sua ricompensa.

Curiosità sulla puntata

  • Sesta puntata della serie tv che non è stata tratta dal manga ma da sceneggiatura originale.
  • Lamù decide di festeggiare con Ataru perchè ha avuto un buon "Otoshidama" (nei dialoghi originali) che non è altri che una mancia/regalo che si fà in occasione del capodanno mentre Ataru si lamenta di non averla molto buona....ha rimediato poco.
  • Sakurambo cita uno detto classico giapponese "I bambini buoni dovrebbero fare un pisolino, per crescere bene" quando cerca di convincere Ten a stare buono e lasciare andar via Lamù e Ataru.

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