La ricompensa del tasso

 

 

Ataru in fondo è un bravo ragazzo e questa volta lo dimostra liberando da una tagliola una gru. Questa riconoscente lo segue fino a seguirlo a casa ma in camera sua invece di una gru compare un tasso che dice di voler in ogni modi sdebitarsi col ragazzo, ma nonostante provi e riprovi riesce solo a far adirare Ataru in quanto l’animale è abbastanza incompetente. Ten allora prova a dargli delle “dritte” su cosa fare per sdebitarsi e gli fa leggere delle storie fantastiche ambientate nel passato, tra cui la ricompensa della gru, dove una gru viene salvata da 2 vecchietti. Questi il giorno dopo trovano sulla soglia di casa una ragazza e la prendono come loro figlia trattandola bene. Lei per ricompensarli si chiude in una stanza intimando di non guardare assolutamente ed il giorno dopo trovano una stoffa d’orata pregiatissima tessuta dalla ragazza per tutta la notte. La ragazza continuò a fare così fino a quando il vecchietto incuriosito sbircia ugualmente dalla porta e vede una cosa fantastica. Era una gru che stava filando quella magnifica stoffa e vistosi scoperta saluta i 2 vecchietti e vola via per sempre. Oshima, (così si chiamava il tasso) prendendo spunto dalla favola decide di fare una cosa simile con Ataru e si chiude nell’armadio dicendo al ragazzo di non sbirciare per nessuna ragione. Li il fantastico animale proverà a trasformare delle foglie in soldi ma senza esito, tanto più che nei continui tentativi si addormenta addirittura nell’armadio. Dopo un bel po’ di tempo Ataru controlla per vedere che fine aveva fatto Oshima e vedendolo dormire della grossa lo sveglia. Il tasso nonostante non abbia minimamente ricompensato il liceale ripete le stesse battute della favola e “vistosi scoperto” (chissà di che poi ndr…) dice di non poter più restare e trasformatosi in gru vola via nel cielo notturno sotto gli occhi stupiti di Ataru e Lamù.