Lamù e la disciplina maschile

 

 

Per avere Ataru più sottomesso a lei, Lamù escogita un piano sottile ed efficace fattogli venire in mente da un servizio in tv mentre guardava delle foto di quando il suo tesoruccio era piccolo. L’idea quindi è la seguente. Tornare indietro nel tempo ed “addestrare” Ataru perché non vada con le altre ragazze ma solo con lei. Detto fatto la bella spaziale si ritrova nella Nerima di 10 anni prima e va a trovare il suo tesoruccio per educarlo appunto, e qui scopre che il ragazzino era già precoce in tenera età. Per attuare il suo piano attacca alla nuca del piccolo una bambolina che la raffigurava e quest’ultima dava una bella scossa elettrica ogni qual volta Ataru toccava una donna che non era Lamù. Nonostante la bambolina il piccolo Ataru preferisce prendere una scossa dietro l’altra anche se cominciava a sentire l’effetto della fastidiosa scossa. La cosa si anima quando Ataru dei giorni nostri si avvicina alla tazza di thè con la quale Lamù aveva creato la macchina del tempo (attaccandoci un suo congegno) e viene risucchiato da essa fino ad arrivare anche lui nel passato. Lì vede Lamù con se stesso da piccolo e soprattutto vede i danni fisici che quella bambolina gli stava causando, così chiede a Lamù di levargliela ma naturalmente senza esito. Per evitare di “cambiare” il Moroboshi ragazzo si fa (per modo di dire) prestare una bambolina da Shinobu bambina (che aveva incontrato per caso) e la scambia in un momento di distrazione di Lamù con la bambola che dava la scossa. Ma una volta scoperto l’inganno la spaziale si lancia all’inseguimento del suo tesoruccio che nel frattempo senza volerlo si era appiccicato addosso la fatidica bambolina che non gli permetteva di toccare altre ragazze. Per sua fortuna una Lamù clemente gliela toglie dopo essersi fatta “ricorrere” un po’ nel mondo di 10 anni fa e proprio davanti alla casa dei Moroboshi appena comprata.