Un percorso pericoloso

 

 

Per tenersi in forma Ataru fa jogging tutte le mattine alzandosi molto presto godendosi gli “spettacoli” che  la città appena sveglia può offrire. Stranamente da quando il ragazzo fa questo allenamento si sente più in forma del solito e compie imprese straordinarie (per caso ma le compie) come salvare un ragazza che voleva suicidarsi o battere Mendo in una super sfida a tennis nonostante il compagno sia molte più forte di lui a questo gioco. Inoltre tutti sembrano impazzire per Ataru. Persino Shutaro alla fine lo prega di accettare la sua amicizia. Il successo di Ataru non è però naturale, infatti facendo il segno della vittoria con il tramonto alle spalle gli appare il diavolo in persona, al quale (secondo il diavolo) lui gli avrebbe venduto l’anima in cambio di fama e notorietà e rispetto degli altri. Il giovane liceale cade dalle nuvole sentendo quelle parole. Lui infatti ricorda benissimo di non aver mai chiesto aiuto al demonio. Quest’ultimo però lo corregge facendogli vedere uno strano disegno chiamato simbolo di Beriol. Disegno che però non aveva senza per Ataru fino a quando Lamù (che lo aveva seguito una mattina volando per vedere cosa facesse così presto) riconosce in quel simbolo il percorso di jogging che il suo tesoruccio faceva tutte le mattine. Lui infatti disegnandolo col corpo aveva (senza volerlo e saperlo) invocato i favori del diavolo in persona ed adesso era qui per reclamare quanto gli spettava per i servigi svolti : la sua anima !!! Ma state tranquilli, neanche il diavolo ha il potere di rubare l’anima al nostro caro Moroboshi.