Si narra che durante il periodo Heian ai piedi del monte Ashigara vivesse il piccolo Kintaro con sua madre. Quest’ultimo passava spesso il suo tempo a giocare con gli animali della foresta e ad abbattere grossi alberi con la sua inseparabile ascia. La vita trascorreva tranquilla quando un giorno decise di sfidare ad un incontro di sumo l’animale più forte della foresta ovvero l’orso che però lo sconfisse facilmente sbeffeggiandolo pure. Kintaro allora prese (come è solito nella cultura giapponese) ad allenarsi intensamente per migliorare le sue prestazioni fino a quando ad un successivo tentativo non riuscì a sconfiggere il grosso animale che divenne così la sua cavalcatura. Questa stupenda impresa personale era solo il prologo delle capacità del ragazzino. Il tempo passa in fretta e compiuti i 20 anni ci fu un incontro che segnò il suo destino, ovvero quello con il grande samurai Minamoto Yorimitsu che rimase stupito nel vedere un ragazzo cavalcare un orso, così lo invitò a diventare un suo servitore e accettando l’incarico, Kintaro cambio il proprio nome in Kintoki Sakada. Il cognome lo prese dalla famiglia di samurai a cui apparteneva suo padre e tenutogli nascosto dalla madre (che era una strega di montagna) fino a quel momento. (parte di questo racconto è raccontata da Ataru nella puntata tv “Il senso della vita”). Kintaro entrò nella leggenda però per aver sconfitto niente meno che un orco Oni che infestava il monte Oe, il mitico Shuten Doji. Nonostante era accompagnato da Yorimitsu stesso con altri suoi uomini fu Kintaro a uccidere il terribile mostro. Una volta portata a termine questa pericolosa missione Kintaro rientrò al suo villaggio per non fare più ritorno alla corte di Minamoto.

CURIOSITA'

Riscontri reali 
In Giappone non esiste il monte "Ashigara", ma c’è un area montagnosa ai piedi del monte Kintoki nella Prefettura di Kanagawa che si chiama comunque “Ashigara” . Esiste un luogo chiamato "Yuhi no Taki" ( letteralmente "le cascate del sole del meriggio" ) dove si narra che Kintaro avesse fatto il bagno per la prima volta ed è lì che gli yamabuse (asceti, equivalenti di shamani) del luogo bagnano i bimbi pregando per la loro salute. La fine  della cerimonia vede ogni bambino con addosso il famoso pettino rosso con scritto sopra l'ideogramma "kin".
 
Il nome
Kintaro significa letteralmente "bambino d'oro"
Kin=oro e Taro=nome comune da bambino.
Golden Boy
Il protagonista del manga di Egawa sembra ispirato proprio alla leggenda di Kintaro, infatti il
protagonista di Golden Boy si chiama Kintaro Oe . Come sapete Golden Boy in inglese significa ragazzo d’oro e Oe , ovvero il cognome del protagonista del manga, è il monte in cui abitava l’Oni sconfitto dal Kintaro della leggenda.
Leggende incrociate
Lo Yorimitsu Minamoto che incontra Kintaro fa parte della stessa famiglia del grande Yoshitsune alias UshiWakamaru.
 
Denuncia pedagogica
Con il racconto della vita di Kintaro da parte di Ataru ai bambini dell’asilo (puntata : Il senso della vita) la Takahashi non fa che prendere in giro il sistema scolastico giapponese più volte criticato anche da altre nazioni. Infatti il succo del discorso era che nonostante la capacità e la forza del ragazzino alla fine Kintaro rimase sempre e comunque un “sottoposto”.
In effetti la scuola in Giappone andrebbe rivista in quanto (sintetizzando al massimo) se un bambino giapponese a 5 anni toppa l’esame di ammissione avrà già segnato (o quasi) il suo destino !!!!

Personaggio ispirato in Uruseiyatsura : KINTARO (stesso nome dell'originale)